Nella data centenaria della Grande Guerra, l’Accademia ha promosso iniziative tra le quali quella di riavvivare la memoria in una comunità, come quella di Castel d’Emilio, che ha dato un altro contributo alla Prima Guerra Mondiale. Nel gennaio 2015 è stato ricordata in Società Operaia, la figura di Lamberto Duranti, garibaldino, nato in Ancona, Caduto il 5 gennaio 1915 nelle Argonne; nel giugno 1915 sono stati ricordati i Caduti di Castel d’Emilio mentre Sabato 5 novembre si ricorda la figura della Medaglia d’Argento  Capitano Milesi Ferretti.

 

All’indomani della fine della guerra, la famiglia Milesi Ferretti, con una sottoscrizione a cui parteciparono tutti gli abitanti di Castel d’Emilio promosse la costruzione di un Asilo Infantile che fu inaugurato nel 1925. In quella occasione fu apposta una Lapide commemorativa dedicata al Cap. Milesi Ferretti- L’Asilo rimase aperto fino al 1984. Oggi l’Asilo e chiuso.

 

La Società Operaia di Mutuo Soccorso, in collaborazione con l’Accademia di Oplologia e Militaria, al fine di preservare la memoria, ha promosso l’iniziativa di traslare la Lapide dedicata a Corrado Milesi Ferretti  nella Piazza Centrale di Castel d’Emilio affinché sia visibile ed usufruibile da tutta la comunità, nella convinzione che questo gesto possa rafforzare la memoria collettiva e la figura di un Eroe. Il retaggio e la memoria devono essere sostenuti con tutta la volontà possibile, soprattutto oggi che le nostre comunità stanno accogliendo immigrati provenienti da terre lontane e da culture diverse. Ed ancora di più in un momento particolare della nostra Regione, ove la natura si sta mostrando ostile,  il voler preservare, e conservare i simboli del passato rappresenta un segno di speranza e di vitalità e di fiducia nel futuro.

 

La presenza del Labaro della Federazione dell’Istituto del Nastro Azzurro di Ancona alla cerimonia sottolinea come momenti di Storia Patria possono essere ricordati alle nuove generazioni con iniziative degne di nota. Questo si attuerà attraverso la conferenza di carattere storico, tenuta da Rappresentanti del Nastro Azzurro, che rievocherà l’azione del Cap Milesi Ferretti nell’attacco delle posizioni austriache al momento della avanzata verso Dobbiaco, dopo aver fatto cenno alla carriera militare, in cui rifulge l’azione di Milesi Ferretti, da tenente, nella guerra di Libia dove meritò la Medaglia di Bronzo al Valor Militare.

 

 

La Cerimonia è anche propedeutica per altre iniziative di recupero di fonte materiche a Casteld’Emilio che si spera possono concludersi felicemente nei prossimi mesi.

Cap. Corrado Milesi Ferretti. 

In un volume edito dalla Società di Storia di Cortina, dedica ai Cimiteri dell’Ampezzano, è riportata la fotografia della prima tomba del Capitano Milesi Ferretti con la iscrizione; il Cimitero era quello di Zoldo. La tomba rimase in essere fino al 1938, quando tutti i Caduti dell’Ampezzano sono stati trasferiti ai Cimitero Monumentale di Pocol, ove oggi riposa il Cap. Milesi Ferretti.

Milesi Ferretti cadde a Son Pauses il 15 giugno 1915, quando le operazioni nell’Ampezzano da parte dell’Esercito Italiano vennero ad urtare con le posizioni di resistenza dell’Esercito Austro-ungarico. La 4a  Armata, al comando del gen. Nava, non colse le opportunità di investire le sguarnite posizioni austriache nel settore al momento della dichiarazione di guerra il 24  maggio 1915. Le unità austriache a quella data erano composte solo da Schutzen (territoriali anziani) cortinesi che si ritirarono verso Prato Piazza e Carbonin, lasciando sguarnita Cortina. La prima pattuglia italiana entrò a Cortina stessa solo il 27 maggio e il fronte si spostò sulla linea delle montagne che guardano la conca cortinese. La linea andava dal Falzarego passando alle Tofane, prima seconda e terza, per arrivare a Ras Stua, Croda d’Ancona Prato Piazza/Carbonin, Monte Piana, Tre Cime, Cima Una e cima Undici. Le unità italiane erano prevalentemente di fanteria, con scarsa artiglieria, soprattutto quella da assedio e pesante-campale, le uniche che potevano investire con successo le posizioni austriache già trinceratosi nelle predisposte posizioni fortificate montane.  La compagnia al comando del cap. Milesi, ricevette l’ordine di avanzare per Fiammes e investire le posizioni di Ras Tua. In pratica si trattava di conquistare posizioni mediamente munite, rinforzate da unità di fanteria provenienti da Bressanone e Bolzano. Il fuoco incrociato di fucileria, integrato da quello delle mitragliatrici arrestò ogni attaccò italiano che, reiterato nei vari giorni, fece scarsi progressi.

Flag Counter

mail  :  oplologia@yahoo.com

 

pec  :    oplologia@certificazioneposta.it