Conferenza e presentazione libro del

Prof.Marco Severini sull'assedio di Ancona del 1849

Museo della città di Ancona - 30 aprile 2016 ore 17

 

Breve cronistoria della Repubblica Romana cui aderì Ancona

  • 1848 5 aprile, il Gen. Giovanni Durando parte verso il Veneto alla testa della sua Divisione, forte di circa 10.000 uomini, in coordinamento con l'Esercito sardo, per la I Guerra d'Indipendenza contro l'Esercito Austro-ungarico, appoggiato dalla Marina pontificia di stanza ad Ancona;
  • 1848 17 aprile, Giulio Especo Y Vera è nominato Maggiore e Comandante della piazza di Ancona, incarico di prestigio data l'imponenza delle fortificazioni ed il ruolo prevedibile della fortezza nell'imminente guerra contro l'Austria, cui lo Stato pontificio partecipava.
  • 1848 29 aprile, con una dichiarazione pubblica il Papa Pio IX sconfessò duramente tutte le iniziative favorevoli alla guerra d'indipendenza contro l'Austria, comprese le operazioni militari dell'Esercito pontificio, deludendo e spiazzando tutti i cattolici italiani favorevoli al Risorgimento nazionale;
  • 1848 9-10 giugno, il Gen. Giovanni Durando ritornò ad Ancona, sconfitto dagli Austriaci e abbandonato dal Papa Pio IX
  • 1848 agosto, nuove fortificazioni ad Ancona;
  • 1848 16 novembre, la folla in rivolta assalì e conquistò il Quirinale. Dopo qualche giorno (il 25 novembre) il Papa Pio IX fugge da Roma e si rifugia a Gaeta. Giulio Especo, comandante della piazza di Ancona,  aderisce al nuovo Governo rivoluzionario romano.
  • 1848 dicembre, Pompeo Di Campello, Ministro della Guerra del governo provvisorio romano nominò Giulio Especo Tenente colonnello
  • 1849 10 febbraio, Ancona aderisce alla Repubblica Romana.
  • 1849, 23 febbraio, Especo,  che è al Comando della Cittadella e dell’Artiglieria, fece giurare fedeltà alla Costituzione ed alla Repubblica Romana a tutta la Guarnigione di Ancona.
  • 1849, marzo-giugno, Felice Orsini fu nominato commissario straordinario dal Triumvirato romano per la città di Ancona, con il compito specifico di contrastare Gaspare Francesconi, detto Lasagna, autentico criminale e leader della corrente estremista e anarchica degli "ammazzarelli". In quell'occasione strinse amicizia con Giulio Especo, considerandolo l'unico comandante affidabile della Piazza di Ancona. Il responsabile politico della città, nominato dal Triumvirato romano, era Livio Zambeccari.
  • 1849 aprile, Especo, coadiuvando Girolamo Simoncelli a Senigallia, per ordine del governo, arrestò il Cardinale De Angelis, arcivescovo di Fermo, le Famiglie Mastai (il Papa, in quel momento era Pio IX, cioè Giovanni Mastai Ferretti) e Bedini (il sostituto Sottosegretario di Stato in quel momento era il Cardinal Gaetano Bedini) come "ostaggi" in relazione alle attività minacciose (compresi parecchi arresti) fatte dagli Austriaci in Romagna;
  • 1849 aprile-maggio, il comandante la piazza Especo, in previsione dell'assedio austriaco e del bombardamenti che ne potrebbe seguire, organizzò uno speciale corpo di vigili del fuoco per il pronto intervento ed implementò l'organizzazione delle strutture ospedaliere e di pronto soccorso dei feriti.
  • 1849 24 maggio, inizio dell’assedio di Ancona da parte degli Austriaci, con un corpo d'Armata (Ten. Maresciallo Franz von Wimpffen) di circa 11.000 uomini, 43 cannoni e sette navi (Ammiraglio Dahlurp). Especo comandava tutta l’artiglieria della piazza (119 bocche da fuoco) e circa 4.000 soldati, di cui però pochi artiglieri. Geltrude Gonfaloni (moglie di Especo) e la figlia Maria Cleofe partecipavano direttamente all'assistenza dei feriti. Il piroscafo Roma, comandato dal Col. Alessandro Cialdi, comandante della Marina Pontificia, coadiuvava l'artiglieria terrestre intervenendo dal mare contro la flottiglia a vela austriaca.
  • 1849 19 giugno, Ancona, semidistrutta, capitolò. Livio Zambeccari e gli altri responsabili politici partirono col piroscafo Roma per la Grecia. Especo, insieme al Cardinale De Angelis, trattò la resa con il Maresciallo von Wimpffen il quale, impressionato dalla resistenza della città, rese gli onori militari e lo nominò Comandante (provvisorio) della II divisione Austro-Pontificia che sarà di stanza ad Ancona.
  • 1849 4 luglio, la Repubblica romana cessò di esistere. Roma era occupata dall'Armata francese. Alla restaurazione dello Stato pontificio del 1849 Especo fu prima degradato e poi destituito e processato ma, grazie alla sua grande popolarità nelle forze armate ed al rispetto che si era guadagnato anche da parte degli Austriaci e forse anche per il rispetto del suo titolo nobiliare (era Marchese), qualche mese dopo (marzo 1850) fu assolto e reintegrato nel grado e nel comando.  

 

Per l'eroismo e l'attaccamento agli ideali di libertà e di indipendenza dimostrati nel 1849 Ancona venne insignita della medaglia d'oro come "benemerita del Risorgimento nazionale" .

(Regio decreto n. 178 del 18 maggio 1899)

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