ESTRATTI DI ARTICOLI D'EPOCA SULLA MORTE ED ESEQUIE DI LAMBERTO DURANTI

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Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia N. 005 del 8 Gennaio 1915 

PARTE NON UFFICIALE - DIARIO ESTERO - CRONACA DELLA GUERRA


Il combattimento impegnato il 3 corrente dal reggimento comandato dal colonnello Giuseppe Garibaldi, e durante il quale è caduto l'aiutante Costante Garibaldi, si è svolto nelle condizioni seguenti:

Nella notte dal 4 al 5 gennaio il reggimento fu mandato ad occupare delle trincee nella foresta delle Argonne, a nord del villaggio di La Claon. Dinanzi a tre trincee francesi se ne trovavano altre tre occupate dai tedeschi. La distanza tra le due prime trincea nemiche era di 60 metri. Tra le stesse due trincee corre uno stretto sentiero della foresta. Le trincee francesi furono occupate dal primo e dal terzo battaglione del reggimento dei volontari italiani, mentre il secondo battagliore si stendeva a sinistra della trincea stessa ed era collegato al resto riel reggimento per mezzo delle truppe coloniali francesi. Entrati in trincea alle 2 del mattino del 5 corrente i volontari italiani intrapresero subito degli scavi per portarsi sotto le trincee nemiche e minarle. Alle 6 del mattino le operazioni erano compiute e la metà della trincea tedesca saltava in aria mentre i garibaldini sbucando improvvisamente assalirono l'altra metà della trincea.

La resistenza fu accanitissima, ma i tedeschi dovettero ritirarsi. Fu in questo momento che, colpito da una fucilata alla gola, cadde l'aiutanto Costante Garibaldi. Raccolto dal fratello, capitano Ricciotti, e da due volontari, egli fu trasportato in un'ambulanza vicina ove mori dopo 15 minuti. Intanto il 1° ed il 3° battaglione, continuando l'attacco impetuoso, si slanciarono sulla seconda trincea tedesca e dopo un lungo violentissimo combattimento riuscirono ad impadronirsene, uccidendo e fugando i numerosissimi soldati che la difendevano. Nel tempo stesso il secondo battaglione del reggimento che si trovava a sinistra dello trincee fu attaccato, insieme colle truppe francesi che gli stavano al fianco, da una forte colonna tedesca, la quale dopo una vivacissima lotta fu respinta con un vigoroso assalto alla baionetta e con grandi perdite. Durante queste due azioni l'artiglieria francese cannoneggiava con fuoco rapidissimo il terreno retrostante alle trincee nemiche, rendendo così difflcile l'avanzata dei rinforzi.

I garibaldini furono poco dopo sostituiti nelle trincee da essi conquistate con le truppe francesi, e si recarono per riposarsi dal luogo combattimento nel villaggio di La Claon, salutati, lungo tutto il tragitto, dalle acclamazioni dei soldati francesi.

Il reggimento dei volontari italiani fece 250 prigionieri; due mitragliatrici todosello andarono distrutte nella esplosione della prima trincea; altre mitragliatrici e due lanciamine furono presi nella seconda trincea tolta al nemico.

Il reggimento ebbe 310 uomini, tra morti, feriti e scomparsi. Fino ad ora tra i morti si conoscono I nomi seguenti: aiutante Costante Garibaldi, che, quando si slanciò all'assalto, indossava la camcia rossa, il comandante De Rancourt, francese, addetto al reggimento, sottotenente Zonaro, figlio del noto pittore, comandante Latapy, francese, addetto al reggimento, tenente Leguals, sottotenente Lungo, tenente Duranti, il pubblicista Alziator, il soldato Beratti, il caporale Salgemini, il professor Chiostergi. Tra i feriti si notava il sottonento Rovello, il tenente Oggero, il tenente francese Guillon, il tenente italiano Doorfner e il sergente Mazzotti.


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La Stampa martedì 12 Gennaio 1915 pagina 5

Le salme di Costante Garibaldi e Lamberto Duranti sono passate per Torino. L'omaggio dei garibaldini, della Colonia francese e di parecchie Associazioni cittadine. 


Alla stazione di Porta Nuova, sotto la tettoia si raccolse ieri sera, fin dalle ore 17, una folla numerosa di oltre un miglialo di persone, la quale andò poi gradatamente aumentando, per assistere all'arrivo del treno di Modane, che — come era stato annunziato - trasportava a Torino le salme di Costante Garibaldi e di Lamberto Durante. .........omissis................. 

Due repubblicani di Ancona, Gregorini e Ravasoli, sono saliti sul treno per scortare la salma di Lamberto Durante sino a Genova, dove verrà posta sopra un'altra vettura per essere trasportata ad Ancona.


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Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia N. 010 del 14 Gennaio 1915 

PARTE NON UFFICIALE

I funerali ad un valoroso. 


Ieri, ad Ancona, ebbe luogo il trasporto della salma del tenente garibaldino Lamberto Duranti, morto in Francia.

Il corteo, formatosi in piazza del Plebiscito, percorse il Corso Mazzini, il Corso Vittorio Emanuele, via Nazionale, fino al Piano San Lazzaro. I negozi erano chiusi. Precedevano i pompieri, in alta uniforme, con il gonfalone del Comune e quello della Provincia; seguivano moltissime corone di varie Associazioni e rappresentanze.

Al Piano San Lazzaro parlarono il comm. avv. Alfredo Felici, ex-sindaco di Ancona, il console di Francia, Jacot, l'on. De Andreis e il pubblicista Nenni. I funerali riuscirono una solenne manifestazione di compianto alla quale'partecipò l'intera cittadinanza.


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