“Corrado Milesi Ferretti ed i primi caduti marchigiani”

 

La conferenza ha lo scopo di illustrare i momenti della entrata in guerra dell’Italia, gli errori strategici commessi che saranno la causa degli insuccessi delle prime battaglie terresti sull’Isonzo, della mancata preparazione della marina non in grado di difendere le coste adriatiche, l’impiego di armi e mezzi ( dirigibile e sommergibile) che o si rilevarono fallimentari o ancora non sorretti da una tecnologia adeguata, attraverso figure di marchigiani illustri. Rimandando al prossimo anno l’idea di svolgere una conferenza dedicata al Famedio di Ancona per sottolineare la tradizione civica della città, si vuole ricreare momenti e atmosfere della città in quei primi mesi di guerra, in cui tutti credevano che la guerra fosse stata breve e vittoriosa e che in autunno tutto sarebbe finito.

Sarà questa atmosfera , che sarà alla base delle tavole di Achille Beltrame, diffuse presso l’opinione pubblica dalla Domenica del Corriere, che darà una idea irreale e distorta della Grande Guerra: una idea illusoria, che però è quella recepita da chi non è al fronte, ed è rimasto a casa. Se da una parte ciò servirà per cementare e rinsaldare il fronte interno, e sarà un sostegno di grande importanza come mezzo ideologico della propaganda di guerra dall’altra non farà conoscere agli Italiani la realtà della guerra stessa in modo contemporaneo, aprendo la strada a quella revisione continua che porta ancora oggi ad aberrazioni e distorsioni ulteriori, fino alla formulazione di giudizi basati non sulla storicità, non sulla contestualizzazione, ma alla luce delle nostre credenze, idee e opinioni odierni.

 Scendendo nel pratico, si descriverà i giorni di preparazione alla Guerra del Cap. Corrado Milesi Ferretti, la sua campagna di Libia e il suo avvicinarsi alla guerra nei ranghi del 23° reggimento fanteria “Como” quello stesso reggimento che nel 1860 compi azioni degne di nota nell’investimento e nella presa di Ancona pontificia. Si descriverà la sua azione, inserita in quella, strategia della 4a Armata, del I e del IX Corpo d’Armata, la presa incruenta della conca di Cortina, fino all’azione sopra Fiammes, a Podestagno il 15 agosto 1915, quell’azione che è paradigmatica della nostra situazione militare, primissimo esempio concreto del cosiddetto “Stallo tattico” che sarà in essere fino al novembre 1917. Dopo un rapido cenno ad altri marchigiani illustri, agli esponenti dell’interventismo che erano in linea, coerentemente con le loro idee, al fallimento del volontariato italiano, con figure come Pietro Nenni, Camillo Marabini, Filippo Corridoni, e i diari di esponenti quali Peppino ed Ezio Garibaldi che combattevano nella stessa area, e con cenni alle operazioni delle brigate “Ancona” e Marche” la prima in avanzata verso Misurina Tre Cime di Lavaredo la seconda sul Monte Piana, attraverso testimonianze tratte da lettere e diari di soldati marchigiani, la conferenza si avvierà alla conclusione facendo cenno ad un altro Marchigiano, fratello di Corrado, Enea Milesi Ferretti, così come ricordato 

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